Tuesday 12 January 2016

The secret dreamworld of a shopaholic o I love shopping

Oggi ho finito di leggere il libro The  Secret dreamworld of a shopaholic o I love shopping in italiano ed è  davvero un bel libro. Molto divertente. L'ho letto tutto d'un fiato perchè mi incuriosiva troppo sapere come andava a finire. Rebecca Bloomwood è una giornalista molto imbranata. È una giornalista finanziaria  e alla fine diventa pure conduttrice di un programma dove dà consigli agli spettatori su come gestire i propri soldi anche se è la meno indicata a farlo. A Rebecca infatti piace molto spendere, le piace fare shopping (fa pure gli acquisti di Natale a Marzo hahaha.) e questa sua passione per lo shopping la porta ad indebitarsi con molte banche creando delle situazioni esilaranti (tutte le malattie che si inventa cercando di guadagnare tempo) ma anche imbarazzanti (come quando durante una cena con Tom lui la sorprende controllando il suo libretto degli assegni.)  Per guadagnare più soldi e pagare i debiti Rebecca decide di cambiare lavoro e diventare futures broker (purtroppo non so come si traduce esattamente in italiano.) Ma quando manda il proprio curriculum a un head hunter vi aggiunge un'informazione non veritiera: sa parlare perfettamente il finlandese. L'head hunter la contatta per un'intervista e tutto sembra filare liscio fino a quando Rebecca scopre che lavoro  vorrebbero proporle: lavorare per una banca finlandese il cui direttore voleva intervistarla quel giorno stesso. Lei ovviamente è spaventata ma accetta. Solo che quando si trova davanti al direttore che la saluta e comincia a parlarle in finlandese, fugge via imbarazzata senza nemmeno dire una parola. Con Rebecca è facile identificarsi (chi di noi non si è trovato davanti alla vetrina d un negozio desiderando comprare qualcosa che al momento non ci possiamo permettere? Chi non gioisce quando scopre che ci sono gli sconti su un capo di abbigliamento che da tanto tempo vuole comprare? Chi di noi non si è posto degli obiettivi che non è stato in grado di mantenere?). Rebecca mi ha fatto ridere molto ma anche piangere come nel capitolo in cui lei si è sentita umiliata da Luke, trattata come una stupida, perchè lui l'aveva portata a scegliere una valigia senza dirle che era della sua ragazza. Passando a parlare della traduzione devo dire che mi è sembrata abbastanza buona (anche perchè il testo non presenta particolari difficoltà linguistiche. È abbastanza semplice.)  ma come in ogni traduzione  ci sono degli errori, frasi che vengono tagliate, parole che vengono tradotte in un'altro modo perchè non c'è il corrispondente in italiano (plug fest tradotto come spot pubblicitario.)  Prendiamo ad esempio la parola "big" che  vuol dire grosso ma di una foto non dici che è grossa ma grande. La parola badge la prima volta la traduce e dopo la lascia per tutto il testo in inglese. Idem con i nomi dei luoghi. Prima vengono italianizzati ma poi dedice giustamente di lasciarli in lingua. C'è pure una parolaccia che traduce il gerundio "pinching" che in slang vuol dire semplicemente "rubare". Il canale BBC1 che viene tradotto come "il primo canale." E mi chiedo, perchè? Dubito che gli italiani non sappiano cos'è la BBC. Mi è sembrato pure strano leggere il nome del programma in cui partecipa Becky (pur essendo un programma immaginario a quanto ho capito.) tradotto come "Café del mattino." Non sarebbe stato meglio lasciare il titolo in inglese: Morning Coffee? Ma devo pure ammettere che ho imparato la traduzione di alcune parole in italiano come plant holder coprivaso e bean bag poltrona a sacco. E poi ci sono degli errori che mi  hanno fatto pensare che forse quindici anni fa, quando è stato tradotto il libro, non era disponibile su internet la grande quantità di informazioni che c'è oggi. Mi riferisco in particolare al Pancake day tradotto nel testo italiano come "scorpacciata di shopping". Ma il Pancake day è il nostro martedì grasso giorno in cui in Inghilterra è tradizione mangiare le pancake. Non conoscevo questa tradizione e ringrazio Sophie Kinsella perchè me l'ha fatta conoscere.
http://www.historic-uk.com/CultureUK/Pancake-Day/

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